Il racconto della Veglia per la Pace

Mercoledì 10 dicembre 2025, nella Chiesa di Sant’Agostino, ci siamo ritrovati come comunità per un momento intenso e necessario: la Veglia per la Pace.

Organizzata e animata con passione dall’Alta Squadriglia del Reparto insieme al Gruppo Adolescenti, la serata è stata un’occasione per fermarsi a riflettere in un tempo di Avvento che ci chiede di non distogliere lo sguardo dalle ferite del mondo.

Le parole e i segni

Il filo conduttore della veglia è stato il coraggio di costruire la pace partendo dal “disarmo del cuore”. Attraverso le parole di Papa Francesco, abbiamo meditato su come la pace vera non sia solo assenza di guerra, ma un cuore che “scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri”.

Interessante il momento dedicato alla canzone “Non mi avete fatto niente” (Meta/Moro), che ha risuonato tra le navate come un inno alla resilienza umana contro ogni terrore:

“Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre…
il mondo si rialza col sorriso di un bambino”.

Tra la lettura del Salmo 85 (“Giustizia e pace si baceranno”) e i canti scout che hanno accompagnato la preghiera — da “Il canto dell’amore” a “Mani” — abbiamo rinnovato il nostro impegno a essere costruttori di pace nel quotidiano.

Un cammino che continua

La serata si è conclusa con il canto “E la strada si apre”, un augurio perfetto per il nostro cammino scout: “Si spalanca un cielo, un mondo che rinasce: si può vivere per l’unità”.
Al termine della preghiera, il momento conviviale nel chiostro ha permesso a capi, ragazzi e alle famiglie presenti di scambiarsi un augurio semplice e fraterno.

Per chi non ha potuto esserci, o per chi volesse riprendere quelle parole nel silenzio della propria casa in questi giorni di festa, mettiamo a disposizione il libretto completo della veglia

Assemblea di Gruppo Scout Milano 11

Assedio Mafeking

Bilancio Approvato. L’ Assemblea ordinaria degli associati AGESCI Milano 11 si è tenuta il 12 novembre 2025 presso la sede di Via Copernico 9 a Milano, con approvazione del bilancio 2024-2025 e elezione degli organi per l’anno scout 2025-2026.

Preventivo e quote. È stato approvato il preventivo con l’istituzione di fondi solidarietà per i soci e un fondo per la formazione degli educatori.

Protagonismo. La Comunità Capi ha condiviso una riflessione storica sui “Ragazzi di Mafeking” (1900), radice dello scoutismo di Baden-Powell, per illustrare “Ask the boy”: educare valorizzando capacità dei ragazzi attraverso autoeducazione e responsabilità.

Progetto Educativo 2026-28. Analisi contesto (100 soci, bacino Niguarda-Dergano), obiettivi su fede comunitaria, territorio parrocchiale, coeducazione, famiglie; collaborazione con Milano 12 per rigenerazione Capi.

Formazione di Comunità Capi

Scuola per genitori Pellai

I capi del Gruppo scout Milano 11 (con i capi del Milano 12) hanno deciso di partecipare regolarmente agli incontri della Scuola per Genitori organizzata dall’Istituto Sant’Ambrogio dei Salesiani. Una scelta consapevole per approfondire i temi educativi che riguardano ragazzi e famiglie. L’educazione, come ricorda il Cardinal Delpini, è un’alleanza: non si costruisce solo negli incontri di unità, ma nel dialogo costante tra capi, ragazzi e famiglie. Per questo i capi hanno deciso di partecipare a questi incontri e di invitare le famiglie.

Gli incontri affrontano temi cruciali: il disagio esistenziale dei giovani, la comunicazione in famiglia, le sfide della crescita contemporanea. Un’occasione per riflettere insieme, come comunità educante, su come accompagnare davvero i nostri ragazzi.

Qui maggiori informazioni

POKO.CA: una riunione di Co.Ca estiva

Arrivata l’estate ecco l’ultimo incontro prima dei campi estivi: la POKO.CA, un incontro conviviale per stare insieme, mangiare bene e dove ciascuno si partecipa portando un po’ di se’: un’esperienza costruita sulla partecipazione.

POKO.CA non è semplicemente una cena. È un’occasione per sperimentare la cooperazione e l’inclusione. Ogni capo porta il proprio contributo, scegliendo tra le tante opzioni disponibili: dalle basi di riso e couscous, alle proteine, dalle verdure ai condimenti, fino ai topping finali.

La scelta della formula buffet partecipativo rispecchia l’importanza di costruire insieme, dove ogni membro ha un ruolo e una responsabilità: non si tratta solo di nutrire il corpo, ma di coltivare un senso di comunità.

Il menu: sano, inclusivo, variegato, come la nostra Comunità Capi.
L’ offerta proposta è pensata per accogliere diverse preferenze e necessità alimentari. Che si scelga il riso bianco o nero, il couscous, le salse mediterranee o le verdure di stagione, c’è spazio per tutti. La presenza di proteine variegate – dal salmone agli edamame, dai ceci alla soia – garantisce opzioni sia per chi mangia carne sia per i vegetariani.

Una comunità che si prende cura di sé rappresenta un aspetto fondamentale per la salute del gruppo.

Ci vediamo in inverno!